Corriere della Sera, Italy
Ex-Intelligence
Chief, CIA Agents Indicted for Kidnapping
"This is the first trial
of a case involving so-called 'extraordinary renditions,' one of the most
controversial aspects of the battle against terror put into effect by the
American President."
Translated By
Adrian Trevisan
February 17,
2007
Italy
- Corriere della Sera - Original Article (Italian)
The former Director of SISME [Italy's
secret services] and 26 CIA agents will be tried, but the Constitutional Court
must also decide on the case.
MILAN: Nicolo Pollari will be tried for the kidnapping of the
former imam of Milan, Abu Omar. So the judge in the pretrial hearing, Caterina
Interlandi, has made her decision. An indictment against the former SISMI chief
(Services for Military Information and Security) has been sent to trial along
with indictments against other officials, including SISMI's former chief of
operations, Marco Mancini, and 26 CIA agents (among them Robert Seldon Lady,
the former CIA station chief in Milan, and Jeff Castelli, head of the CIA in
Italy). The trial is scheduled to open on June 8, 2007, before the Fourth Penal
Section of the Court of Milan. Raffaele Ditroia, Luciano Di Gregorio and
Giuseppe Ciorra will also be tried, as will SISME officials Pio Pompa and
Luciano Seno, who are, however, only accused only of abetting the crime.
Reactions - Pollari's lawyer, Titta Madia, commented, “We are very
disappointed by the decision of the judge, being convinced that the lack of
proof and the acquisition of documents covered by secrets of state demonstrates
Pollari's innocence.” Another lawyer who is defending some of the American
agents, Alessia Sorgato, declared herself, “convinced that the debate will make
clear the roles and responsibilities of my clients and will show that the CIA
agents were not involved with the kidnapping of Abu Omar.”
Conflict between Legal Powers - This is the first trial of a case involving so-called
“extraordinary renditions” (the illegal transfer of terrorist suspects), one of
the most controversial aspects of the battle against terror put into effect by
the American President, George W. Bush. Two days ago the European Parliament
strongly expressed itself against the practice WATCH , and the issue has provoked a bitter conflict within the
Italian court system, the Berlusconi Government and now the Prodi government.
Thursday, in fact, the government
sent its appeal to the Constitutional Court against the judges of Milan,
claiming that they overstepped their powers by violating laws against the
release of state secrets in the investigation of the kidnapping of Abu Omar.
Pollari's lawyers requested a delay in the today's preliminary trial hearing
while awaiting a Constitutional Court decision on the conflict in legal juristiction. The lawyers of the other SISME officials
joined in the request. The judge however denied the appeal and decided to
commit the case to trial.
The Event - Four year have passed (it was February 17, 2003) since
Abu Omar was kidnapped from the Via Guerzoni in Milan on the “command of the
CIA,” before he was transferred, after a brief trip from the American air base
at Aviano to Ramstein, in Germany, and then to an Egyptian prison, where he was
allegedly tortured. The Milan Prosecutor's Office opened an investigation into
the abduction that brought to light, among other things, the intercepted phone
conversations made by the imam to his wife and a friend in Milan between April
and May 2004, in which he told of being kidnapped by “Westerners.”
The investigation of the
kidnapping made by Milan prosecutors Armando Spataro and Ferdinando Pomarici
led to the conclusion that the kidnapping of the imam was organized by 26 CIA
agents, among whom was Milan Station Chief Robert Seldon Lady and Jeff Castelli,
CIA chief in Italy, along with the help of SISME officials, including the
Director of the Military Secret Service Nicolo Pollari, Head of
Counterespionage Marco Mancini, and police officer Luciano Pironi [who received
a 21-month prison sentence as part of a plea-bargain after admitting to
stopping Omar on the street so the CIA could grab him].
While the Milan courts requested
the extradition of the CIA agents, in June 2005 Milan prosecutor Guido Salvini
issued an Order of Protective Custody against Abu Omar, on charges of
international terrorism. This was done not only in view of the gravity of the
charges against him and his membership in subversive groups allied with Ansar
al-Islam , but also,
as is written in the Order, as a kind of "protection" for the
ex-imam. With his release [this week] by the Egyptian government, the courts
now confront the problem of how to effectively question him; the request has
been sent to the Egyptian authorities, but they have not responded. Abu Omar,
however, has announced that he wishes to return to Italy.
Italian Version Below
Abu Omar, rinvio
a giudizio per Pollari
17 febbraio
2007
L'ex direttore del Sismi e 26 agenti della Cia saranno processati. Ma sulla vicenda
dovrà decidere anche la Corte Costituzionale
MILANO - Nicolò Pollari è stato rinviato a giudizio per la vicenda del sequestro dell'ex imam di Milano, Abu Omar. Lo ha deciso il
giudice per l'udienza preliminare (gup) Caterina
Interlandi. Assieme all'ex direttore
del Sismi (Servizi per le Informazioni e la Sicurezza militare) sono stati rinviati a giudizio anche l'ex dirigente Marco Mancini, altri funzionari e 26 agenti della Cia (tra loro Robert Seldon Lady, l'ex capocentro della Cia a Milano, e Jeff Castelli, responsabile del servizio segreto americano in Italia).
Il processo dovrebbe
aprirsi l'8 giugno 2007 davanti alla IV sezione penale del Tribunale di Milano.
Per il sequestro
dell' imam andranno a processo
anche Raffaele Ditroia, Luciano Di Gregorio, e
Giuseppe Ciorra. A giudizio anche i funzionari
Sismi Pio Pompa e Luciano Seno, accusati
però solo di favoreggiamento.
LE REAZIONI - L'avvocato di
Pollari, Titta Madia, commenta così
la decisione del giudice: «Siamo molto delusi
per la decisione del giudice
perché convinti della mancanza di prove e che l'acquisizione di documenti coperti
da segreti di stato dimostri
l'innocenza di Pollari. Tuttavia siamo fiduciosi nel corso della giustizia italiana che seppur con tempi lunghi e passaggi drammatici ci darà
ragione». L'avvvocato Alessia Sorgato che difende alcuni
degli agenti americani, si è detta «convinta che il dibattimento
acclarerà ruoli e apporti dei suoi
assistiti e spezzerà l'assioma agenti Cia uguale sequestratori
di Abu Omar».
CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE FRA
POTERI - Si tratta del primo caso di processo sulle
cosiddette "extraordinary rendition" (i trasferimenti illegali di sospetti
di terrorismo), uno degli aspetti
più controversi della lotta al terrorismo attuata dal presidente
Usa, George W.Bush, su cui si è espresso duramente due giorni fa il Parlamento
Europeo, e che ha provocato un'aspra contrapposizione fra la magistratura italiana, il governo Berlusconi e ora il governo
Prodi. Giovedì infatti il governo ha depositato alla Corte Costituzionale il suo ricorso
contro i magistrati di Milano
ritenendo che abbiano travalicato i propri poteri
nell'inchiesta sul rapimento di Abu Omar, violando il segreto
di Stato. E i legali del generale avevano chiesto di rinviare
l'udienza in attesa di una decisione
della Corte sul conflitto di attribuzione dei poteri. Alla richiesta si erano associati
anche gli avvocati degli altri funzionari del Sismi coinvolti. Il gup ha però respinto l'istanza e ha poi deciso il rinvio
a giudizio.
LA VICENDA - Sono passati
quattro anni (era il 17 febbraio 2003) da quando Abu Omar venne rapito a Milano in via Guerzoni da un
«commando della Cia» per essere
trasferito, dopo un breve passaggio per le basi americane di Aviano e di Ramstein, in Germania, in un carcere egiziano dove sarebbe stato anche torturato.
Sulla vicenda del rapimento
la Procura di Milano aprì un'indagine
che tra le altre cose vide il contributo delle
telefonate intercettate che l'imam, tra
l'aprile ed il maggio del 2004, fece a Milano alla moglie
e a un amico e nelle quali raccontò di essere stato
rapito da degli «occidentali». L'inchiesta sul sequestro condotta dai procuratori aggiunti di Milano
Armando Spataro e Ferdinando Pomarici avrebbe portato ad accertare che il rapimento
dell'imam fu organizzato da 26 agenti della Cia tra cui il
capocentro di Milano Robert Seldon Lady e Jeff Castelli, capo della Cia a Roma, con il contributo di alcuni
funzionari del Sismi, del direttore del servizio segreto militare Nicolò Pollari, del capo del controspionaggio
Marco Mancini e del maresciallo dei
Ros Luciano Pironi. Mentre
per gli agenti della Cia è stata chiesta
dalla magistratura milanese l'estradizione, nei confronti di
Abu Omar il gip Guido
Salvini, nel giugno del
2005, aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di terrorismo
internazionale. Provvedimento
emesso non solo per la gravità
degli indizi a suo carico in relazione
alla sua appartenenza a gruppi eversivi vicini ad Ansar Al
Islam, ma anche, come è scritto
nel provvedimento, per una forma di 'tutela'
dell'ex imam. Con la nuova scarcerazione disposta dal governo egiziano,
per la magistratura si porrà il problema
di rendere effettiva la possibilità di interrogarlo tramite rogatoria, richiesta peraltro già inoltrata e a cui le autorità egiziane non hanno dato alcuna
risposta. Lo stesso Abu
Omar ha comunque annunciato
di voler tornare in Italia.