Obama si inginocchia a Putin: così ha perso tutta
la sua dignità
GLAUCO MAGGI
Obama
offre l’altra guancia a Putin, annunciando un anticipo volontario di autoriduzione nucleare Usa che
neppure i russi si aspettavano.
Al “fuorilegge” Vladimir, che
ha gia’ strappato con la forza la Crimea all’Ukraina senza pagare altro
che le ridicole restrizioni di viaggio a qualche funzionario, bastava assistere al tergiversare dell’amministrazione americana, impacciata sul che fare. Persino il mite John Kerry, “reduce” dalla
sua guerra (a favore del Vietnam e contro l’America) di quando
era un giovane soldato Usa pentito, non ha potuto non notare che ci sono
“provocatori russi nella Ukraina dell’Est”
infiltrati da Mosca, e che i
50 mila militari russi schierati appena al di la’ del confine non sono in gita, ma si preparano a qualcosa di grosso.
Cosi’, davanti alla Commissione delle Relazioni Estere del Senato, il segretario di
Stato ha accusato le infiltrazioni di agit-prop moscoviti che “fomentano un illegale e illegittimo sforzo di destabilizzare
uno stato sovrano e creare una crisi che
non esiste nella realta’”. Ossia usano la etnia russa locale, che non e’ minacciata dal resto della popolazione,
come giustificazione per la fase
due dell’invasione. Kerry vede
e dice insomma cose giuste, anche se la sua analisi non si spinge alla
risposta che farebbe l’America, in concreto, se i russi passassero anche questo confine dopo la Crimea. Obama ha fatto ampiamente capire a Putin, del resto, che l’Ukraina
non e’ nei suoi pensieri piu’ di
tanto, e che di sicuro non muovera’
un dito sul piano militare se anche il resto dell’Ukraina
finisse sotto Mosca. O meglio, fara’ qualche
altra mossa di propaganda diplomatica ed economica, alzera’
qualche altra sanzione, promettera’ di vendere il
gas naturale (fra due anni) all’Europa, e intanto la situazione si “cristallizzera’”. Come nelle regioni della
Georgia prese da Putin nel 2008. Come nella Siria di Assad dopo la penosa minaccia di Obama dei raid aerei Usa conclusasi con la resa a Putin, plenipotenziario di un “disarmo chimico siriano” che non avverra’ mai per intero.
Gli europei, si sa, sono
felici di non veder precipitare la crisi a Kiev tra Washington e Mosca: i governi
della UE sono a parole vicini al governo americano (anche perche’ non c’e’ un repubblicano alla Casa Bianca di questi tempi) e sono formali alleati nella Nato; ma con il portafoglio degli interessi quasi tutti i leader sono sicuramente dalla parte di Putin, anche se a dirlo esplicitamente sono stati solo l’amico Silvio Berlusconi e il socio d’affari ed ex premier socialista tedesco Helmut Schroders. Quindi, senza pressioni occidentali ad agire seriamente nella crisi ukraina, Obama e’ ben contento di potersi
dedicare alla ineguaglianza dei redditi, alla paga
minima, e agli stipendi diseguali tra donne
e uomini, oltre a dire bugie su Obamacare.
Pero’ Barack non si
accontenta di defilarsi, di aspettare
che passi la nottata di uno
smacco storico che lo consegnera’ alla storia come il capo della superpotenza
mondiale dell’Ovest che ha assistito alla rinascita delle ambizioni dell’impero ex-sovietico. No. Sorprendendo (forse) lo stesso Kremlino, Obama ha ordinato al Pentagono di annunciare pesanti
tagli all’arsenale nucleare americano QUATTRO ANNI PRIMA di quanto
non sia previsto dalle scadenze del New Start
Treaty, il Trattato di autoriduzione degli ordigni atomici
rinnovato con Putin nel
2010.
La
Russia straccia i trattati, dal Memorandum di Budapest del 1994 (quello firmato da Russia, Usa e Gran Bretagna che garantiva a Kiev integrita’ territoriale in cambio dello smantellamento
del suo arsenale nucleare ) al Patto del 1987 sulle Forze Nucleari
Intermedie tra Usa e Russia, e la risposta della Casa Bianca e’ di “regalare anticipi” nel proprio disarmo.
Invece di congelare ogni cooperazione, che sarebbe almeno un segnale di dignita’,
Obama ha fretta di smantellare entro il 2014 cio’ che
Mosca si aspetta venga smantellato
entro il 2018. E cio’ solo qualche giorno dopo, come riporta oggi il
Wall Street Journal, che Hans Kristensen,
della Federazione degli Scienziati Americani, ha dichiarato che “la Russia ha aumentato negli ultimi sei
mesi le proprie forze nucleari strategiche”, mentre quelle Usa sono
calate. Perche’ Obama ha deciso di offrire
l’altra guancia? Perche’ e’ un ideologo di sinistra, schiavo
di un pacifismo avulso dalla realta’
che sa solo consegnarsi alla malafede degli avversari.
di Glauco Maggi
@GlaucoMaggi