Disney, solo il cattivo
è per sempre
ADRIANA MARMIROLI
02/06/2012
Generazioni a confronto sui personaggi di fumetti e film Divisi su Topolino, ma d'accordo su Crudelia De Mon
MILANO: Credevate fosse Topolino il personaggio più amato del Pantheon Disney? Errore. In Italia solo la generazione dei 25-45enni lo sceglie come beniamino, insieme, sorpresa, a Paperon De Paperoni (un lascito Anni 80?).
Gli ultracinquantenni sono irresistibilmente attratti dal fascino iracondo e sfortunato di Paperino mentre i piccoli preferiscono il pirata Johnny Depp-Jack Sparrow. Tra i cattivi tutto si appiana: per Crudelia De Mon è un plebiscito.
La tallonano Capitan Uncino e la Strega di Biancaneve. Lo dice una ricerca che il canale Disney Junior, nel compimento del proprio primo anniversario, ha commissionato all’Istituto ICM e che poi la dottoressa Lynn Whitaker dell’Università di Glasgow ha provveduto a elaborare.
7644 le persone intervistate, suddivise tra nonni, genitori e figli, per vedere come le diverse generazioni vivano personaggi e universo Disney e quanto questo universo sia condiviso anche in termini di frequentazione congiunta.
Hanno risposto al questionario 600 italiani, mentre i restanti intervistati provengono da alcuni dei Paesi europei in cui il canale è presente (nella cosiddetta area EMEA-Europa, Medio Oriente, Africa, sono 74, declinato su 13 canali e in 12 lingue diverse, per un totale di più di 27 milioni di famiglie raggiunte). E la riposta è che il mondo Disney riesce a superare un gap di almeno 70 anni, dalla generazione post bellica a quella dei millennials. Disney come patrimonio comune, trasversale tra le generazioni.
Le differenze si colgono quando si intrecciano i nomi dei personaggi citati con il media a cui è legato il proprio primo ricordo Disney: sono i giornalini (il mitico Topolino dell’infanzia di ogni over 50) per i nonni, cinema e homevideo per i genitori, la tv quasi alla pari con cinema e homevideo per i giovanissimi, dai cui gusti si evince poi l’allargarsi del mondo Disney a nuovi personaggi, tipicamente cine-televisivi: tra gli under 14 spunta appunto come eroe del cuore Jack Sparrow. Solo chi è libero da stratificati condizionamenti può sentirlo come personaggio Disney (e infatti genitori e nonni scelgono Cenerentola).
Un sintomo che qualcosa di nuovo serpeggia tra le giovani generazioni è anche la presenza di Pumba (il facocero di Re Leone) e Dory (la compagna del pesciolino Nemo) tra le spalle preferite, laddove il parentado non va oltre i topini di Cenerentola e i 7 Nani di Biancaneve: insomma gli uni scelgono i beniamini della propria gioventù, laddove le giovani generazioni rispondono alla sollecitazioni dell’ultima ora (Nemo e Re Leone sono appena stati rieditati, Topolino e Paperino sono sempre in onda in tv).
Non di scollamento si tratta quindi, ma di memoria. Perché da questa indagine si scopre anche che l’italiano adulto medio innamorato dei personaggi Disney, se ha responsabilità parentali, ama condividere questa passione con i propri cuccioli in percentuali bulgare, quasi rivivesse tramite loro il piacere della propria prima esperienza o quanto meno ci tenesse a essere presente nel momento del passaggio del testimone di fan di Topolino & C.
Di cui, per altro, condivide in pieno mitologia e magia: l’85% dei nonni e l’83% dei genitori, 9 su 10 pronti a dichiarararsi entusiasti (delle storie, dei personaggi, del valore morale della narrazione, tali da «rimanere impressi nella memoria per tutta la vita»).
Un entusiasmo totale che solo gli italiani dimostrano: molto più contenuti nella condivisione e nell’entusiasmo nonni e genitori francesi e polacchi (7 su 10, con dichiarazioni un po’ più tiepide, «Il ricordo Disney è un bel ricordo»), distanti scandinavi e tedeschi (6 su 10), freddini svedesi e turchi (5 su 10).
Solo una questione culturale di maggiore indipendenza dai e dei figli? Di un’infanzia definitivamente lasciata alle spalle mentre noi ci restiamo pervicacemente attaccati?
L’Europa dell’euro che pare sempre in bilico, tra distinguo e prospettive diverse anche quando deve scegliere i character Disney vede l’Italia muoversi per conto suo: fuori dai patri confini sono Topolino, eroe per antonomasia del mondo Disney, e Capitan Uncino, miglior cattivo, a vincere.
Mentre è il fedele Pluto, quasi totalmente snobbato da noi, che come spalla ideale sopravanza il goffo Pippo. Insomma è ufficiale: ci piacciono strani, imbranati, non conformisti.